Dal 1 al 4 febbraio l’arte si impadronisce della città

Una settimana che è ormai diventata simbolo e riferimento per tutti gli appassionati d’arte quella a cavallo tra la fine del mese di gennaio e l’inizio di febbraio quando l’intera città di Bologna si anima e accende grazie a svariate iniziative che ruotano attorno all’arte e in particolare ad Arte Fiera, divenuta negli anni un appuntamento imperdibile a livello nazionale e non solo per tutti coloro che amano l’arte, in ogni sua sfaccettatura.

Arte Fiera si dimostra sempre più un appuntamento immancabile per il mondo dell’arte, dagli artisti alle gallerie, dai semplici curiosi ai tanti appassionati d’arte, in ogni sua forma. In Italia riveste un ruolo di primordine nonostante le esposizioni siano in aumento e il commercio artistico tramite internet e la rete prenda sempre più piede. Dagli anni settanta, Arte Fiera è nata infatti nel 1974 ad ora, l’esposizione ha mantenuto un grande lustro nonostante l’avvento, negli anni a venire, di Artissima e Miart. Bologna inoltre ha ampliato la sua offerta nel settore trasformando l’evento, che solitamente ha una durata di quattro giorni in un’intera settimana di eventi, manifestazioni e installazioni in tutta la città, con apertura straordinarie di musei e gallerie d’arte e la notte bianca del sabato sera per un’offerta davvero invidiabile che attira migliaia di appassionati in città. Il 2019 ha visto l’avvicendarsi alla direzione di Arte Fiera, per questo biennio sarà infatti direttore Simone Menegoi, critico e curatore indipendente che ha una grande conoscenza di Bologna, avendo studiato proprio nella città felsinea.

Le nuove linee guida del direttore hanno visto mutamenti nel metodo espositivo, delle centocinquanta gallerie presenti un terzo ha deciso di partecipare con allestimenti monografici di artisti storicizzati o emergenti, trasformando Arte Fiera in una fiera curata con all’interno tante piccole mostre. Settore a parte per la fotografia, che è stata collocata insieme ai video, definiti immagini in movimento. La scelta di portare pochi artisti per stand è assolutamente inedita e ha avuto lo scopo di incoraggiare gli espositori affinché dessero spazio e possibilità di emergere agli artisti.

Oltre a queste due principali sezioni, Menegoi ha portato altre novità presentando in contemporanea cinque progetti, la mostra “Solo figura e sfondo”, capace di riunire per la prima volta opere dalle collezioni istituzionali, pubbliche e private, di Bologna e dell’Emilia-Romagna; “Oplà. Performing activities”, un programma di azioni di Alex Cecchetti, Cristian Chironi, Cesare Pietroiusti e Nico Vascellari che si sono svolte in fiera, ai suoi margini e nella città; i laboratori didattici della Fondazione Golinelli legati al tema “Arte e Scienza”; un programma di talk affidato alla rivista Flash Art, che ha inaugurato una collaborazione con Arte Fiera; “Hic et Nunc”, una “no VIP lounge” creata da Flavio Favelli e dedicata a tutto il pubblico della fiera.

Edizione importante e ricca di novità con il grande intento di mantenere Arte Fiera e Bologna protagoniste del mondo artistico nazionale dando loro credito e smalto anche nell’intero panorama mondiale.